.

Il gruppo musical dell'oratorio di Pernate


   May 23

Anche gli orchi…

Anche gli orchi hanno un cuore
Musical tratto da Shrek di Andrew Adamson e Vicky Jenson
La fiaba moderna che  inizia con “c’era una volta…” e sembra molto classico… poi però l’eroe è un orco puzzolente, la principessa nasconde più di un segreto e il principe azzurro è “un metro” d’arroganza e viltà.
Un orco irascibile di nome Shrek, la cui preziosa solitudine viene improvvisamente turbata dall’invasione di turbolenti personaggi delle fiabe. Un grosso lupo cattivo in camicia da notte nel suo letto, Peter Pan, Pinocchio e le sue paura e non poteva mancare la Peppa Pig in cerca del fratellino e molti altri ancora, tutti banditi dal loro regno dal perfido Lord Farquaad.
Determinato ad ogni costo a reimpossessarsi della sua palude, Shrek fa un patto con Lord Farquaad e si lancia alla ricerca della principessa Fiona, promessa sposa del principe, prigioniera in un castello inaccessibile. Lo accompagnerà nella sua missione l’asino parlante Ciuchino, ma riuscire a salvare la principessa da un drago sputa fuoco si rivelerà l’ultimo dei loro problemi.
Il gruppo degli ANIMAttori è nato nel 2007 dagli animatori dell’oratorio san Domenico Savio di Pernate. L’entusiasmo di giovani animatori e la voglia di stupire i più piccoli ha reso più semplice i progetti via via proposti.
 “Gli ANIMAttori” sono ora giovani di Pernate, Romenito e anche Trecateche oltre al costante impegno di volontariato per i bambini hanno deciso di portare avanti anche il discorso musical; ma non ci sono solo i ragazzi… questa compagnia appena nata, può vantarsi di avere alle spalle diversi genitori-tecnici audio/luci, scenografi, coristi e costumiste che con entusiasmo incoraggiano e supportano i giovani-attori
Dopo il successo di “Com’è, Fra?” un musical liberamente tratto da “Forza Venite Gente” il gruppo de “Gli ANIMAttori” ha continuato nel 2008 con qualcosa di “strepitoso”, “Diventare ciò che si è!” ispirandosi al musical del Re Leone di Broadway.
Nel 2011 parte del gruppo ha poi contribuito alla realizzazione del musical diocesano su San Giovanni Paolo II dal titolo “Non abbiamo paura!” (www.nonabbiamopaura.it).
A settembre 2013 ci siamo ritrovati a Pernate per proporre ancora qualcosa di per provare a stupire grandi e piccoli, e perché no, magari anche per mostrare ai giovanissimi quanto è bello mettersi in gioco. Ma volevamo anche una storia con un messaggio forte da comunicare…
E quale occasione migliore per sfruttare la storia di Shrek? Quell’orribile mostro verde così favola ma così stranamente umano? Così distante dal nostro mondo, dalla nostra vita quotidiana ma così vicino a ciò che sperimentiamo tutti i giorni, così diverso da noi e così somigliante.
Sì perché è proprio facile identificarsi con Shrek e con il suo mondo!
La storia è sempre quella: il buon cavaliere che deve salvare la principessa dopo varie peripezie e eroiche gesta riesce a sconfiggere il drago ed il principe cattivo, e convogliare a nozze solenni e festose… e vissero tutti felici e contenti.
In Shrek però tutti i ruoli convenzionali sono stravolti come anche il finale a sorpresa. Questo stravolgimento dei ruoli ci permette di incontrare alcuni temi fondamentali:
• il tema dell’amicizia (l’amico perdona, si dimentica del torto, gli amici si aiutano, non guardano alle apparenze ma al cuore…)
• l’aspetto fisico (è importante ma non è tutto. È importante l’armonia nei gesti, nel proprio corpo, in ciò che ci circonda…e Shrek, pur bruttino davvero, era simpatico e tutto intorno a lui, anche la casa nella palude puzzolente, era armonioso ed ordinato)
• il bisogno di un mondo perfetto che ci portiamo dentro anche noi, come altrettanti piccoli Lord Farquaad, e che tante volte realizziamo o tentiamo di realizzare attorno a noi abolendo, distruggendo, mettendo al confine chi (persone e popoli) risulta essere, ai nostri occhi, non perfetto (vedi oggi e ieri i grandi genocidi)
• il bisogno di felicità e serenità che tutti proprio tutti abbiamo (persino la draghessa rosa)
• tutti, ma proprio tutti siamo come gli orchi, che sono come le cipolle: per andare all’essenza, alla verità dentro le persone, bisogna togliere via tanti strati… e così arrivi, sicuramente con le lacrime agli occhi, al cuore.
  • Facebook
  • Windows Live Spaces
  • Twitter
  • Share/Bookmark

Leave a Reply

*